Ott 252019
 

Seminario
Lunedì 28 ottobre 2019
“La riflessione che propongo si articola intorno alle pratiche e agli spazi dell’abitare senza-dimora nella città di Bruxelles, per capire se e in che modo questo abitare può essere un’opportunità per ripensare il progetto urbano e l’abitabilità della città.”

Seminario
Lunedì 28 ottobre, ore 17:00
Aula Presidenza, Palazzo Cugia, Via Santa Croce, 67, Cagliari

In che modo le persone senza dimora abitano la città? Qual è la loro relazione con lo spazio urbano e le sue dimensioni fisiche, sociali, sensibili, affettive? La presenza di queste persone negli spazi pubblici è spesso interpretata come espressione di estrema disaffiliazione sociale, dell’ “assenza dell’abitare” e di una alterità irriducibile, una minaccia per l’ordine urbano. Su queste basi si costriusce la loro non-accettabilità nello spazio urbano. Ciononostante, gli spazi pubblici continuano a essere abitati: quando, dove e come?

A partire da queste domande, la riflessione che propongo si articola intorno alle pratiche, alle rappresentazioni e agli spazi dell’abitare senza-dimora nella città di Bruxelles, per capire se e in che modo questo abitare – nelle sue molteplici forme – puo’ essere un’opportunità per ripensare il progetto urbano e l’abitabilità della città.

Ne discutono Ivan Blečić, Anna Maria Colavitti e Maurizio Memoli.

Bio
Elisabetta Rosa è architetto e dottore di ricerca in Urbanistica del Politecnico di Torino e attual­mente ricercatrice post-doc presso la Facoltà di Architettura dell’Université Catholique de Louvain. Le sue ricerche riguardano la relazione tra gli spazi, le pratiche e i progetti dell’abitare ai margini della città – a Torino, Marsiglia e Bruxelles. Pratica una metodologia di ricerca basata sull’approccio etnografico e etno-visuale.

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