Seminario
Martedì 28 gennaio 2020
con Maurizio Angelillo (Università degli Studi di Salerno)
Seminario
Martedì 28 gennaio 2020, ore 12:00
Aula Alfa, Via Marengo 2
Relatore
Maurizio Angelillo
Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni
Dipartimento di Ingegneria Civile
Università degli Studi di Salerno
Introduce
Antonio Cazzani
DICAAR – Università degli Studi di Cagliari
Nel recente dibattito sull’utilizzo di nuove tecniche e strategie di modellazione a supporto della
conservazione e del restauro di strutture storiche in muratura, il riferimento al lavoro e al pensiero di Antonino Giuffrè è stato piuttosto frequente seppure, talvolta, non sempre in coerenza con il suo corretto significato. Giuffrè, morto prematuramente nel 1997, ha svolto la sua attività di ricerca negli anni ’80, ma il suo pensiero visionario risulta essere ancora oggi molto attuale.
Il seminario propone un’interpretazione più aderente e motivata delle sue idee, con l’obiettivo di supportare un approccio più sensato ed etico – dal punto di vista della moderna teoria del restauro – agli interventi sul patrimonio architettonico storico in muratura. L’approccio di Giuffrè prevede l’adozione di modelli semplificati per lo studio delle murature, in grado, però, di descriverne efficacemente il comportamento, agevolando la redazione di progetti di adeguamento e miglioramento meno invasivi rispetto a quelli sovente impiegati
Oggetto di questa presentazione è, dunque, l’analisi di strutture in muratura condotta attraverso l’adozione di un modello di materiale continuo non resistente a trazione (NRNT material ), che costituisce un’estensione del modello di Heyman al continuo 2D e 3D. La muratura è modellata come un materiale rigido a compressione, in cui possono avvenire deformazioni estensionali, a dispendio di energia nullo, sia regolari (fessurazione diffusa – smeared cracks) che singolari (fessurazione localizzata – concentrated cracks). Nell’ambito di questo approccio si propone un meccanismo di blocco rigido a fessurazione diffusa, formulando il problema in termini di ricerca del minimo dell’energia tra tutti gli spostamenti rigidi compatibili. La struttura, quindi, è composta da un numero finito di blocchi rigidi che possono muoversi l’uno rispetto all’altro e le cui interfacce sono modellate come vincoli unilateri alla Heyman. A partire dalla presentazione del modello, si esporranno alcune tra le più significative applicazioni numeriche della metodologia riferite, nello specifico, allo studio dell’equilibrio di alcune strutture in muratura particolarmente suggestive quali, per esempio, le scale a sbalzo a spirale.